TUTOR RIACCESI MA MOLTI LIMITI AI CONTROLLI
La Polizia Stradale ha annunciato la ripresa dei controlli della velocità media in autostrada con il nuovo sistema Sicve-PM già dal 22 luglio. Immediato il deposito di due querele alla procura di Roma e Milano con richiesta di sequestro del nuovi Tutor
I controlli sulla velocità media in autostrada sono ripresi ma solo in parte. Ricordiamo che il sistema Tutor originario (il cui nome ufficiale è Sicve), è stato spento dopo la sentenza della Corte d’appello di Roma che, il 10 aprile scorso, lo ha dichiarato frutto di un brevetto contraffatto.
Le 22 tratte attualmente coperte sono molte meno di quelle precedenti. Il vecchio sistema Sicve, essendo installato su oltre 300 postazioni, sorvegliava una pluralità di tratte contigue. Il nuovo sistema Sicve-PM, invece, è installato solo in poche tratte contigue, per non sprecare in una sola zona una quota consistente dei pochi portali a disposizione.
Per differenziarsi dal Sicve, e quindi cercare di superare il problema della contraffazione del brevetto, il Sicve-PM riconosce i veicoli in transito con un sistema diverso. In pratica, prima ci si affidava alla lettura automatica del numero di targa, ora alla registrazione dell’intera immagine del veicolo.
Tuttavia il nuovo sistema non avrà vita facile, infatti sono state depositate ieri alle Procure di Roma e Milano due querele contro il Sicve-PM, il nuovo sistema di controllo della velocità media che ha sostituito il Tutor. Per il querelante infatti, l’imprenditore di Latina Alessandro Patanè, il “cuore” del Sicve-PM non sarebbe così diverso da quello del Tutor.
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