FOTO RUBATA DAL PROFILO SOCIAL? SCATTA IL RISARCIMENTO
Paga i danni il soggetto che prende l’immagine creativa dai social e la usa come immagine di copertina per il profilo Facebook (Trib. Roma, Sez. XVII, Sent. 983 del 15.01.2018)
Grosso rischio per chi si appropria di una foto altrui dai social e poi la utilizza sul proprio profilo Facebook. L’immagine, infatti, può essere coperta da copyright poiché atto creativo, cioè quando denota un’attività intellettuale dominante rispetto alla tecnica del semplice scatto. In tali occasioni l’uso non autorizzato determina danni patrimoniali e non per l’autore dell’opera, anche se la foto è diffusa sui social.
Così si è pronunciato il Tribunale Capitolino nella sentenza n. 983 del 15 gennaio 2018 emessa dalla diciassettesima sezione, la quale ha evidenziato che “deve ritenersi meritevole di tutela dalla legge sul diritto d’autore la fotografia che costituisca un atto creativo in quanto espressione di un’attività intellettuale preponderante sulla tecnica materiale: ne consegue che deve essere condannato al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale il soggetto che utilizza sul proprio profilo Facebook, privato e pubblico, una siffatta immagine scaricabile da una piattaforma online per fotografi amatoriali e professionisti, a nulla rilevando che detto scatto sia disponibile anche su profili Facebook appartenenti a soggetti terzi, non potendo questi ultimi disporre dei diritti dell’opera dell’autore mediante l’accettazione della «dichiarazione dei diritti e responsabilità Facebook”.
Il Giudice osserva che la c.d “dichiarazione dei diritti e responsabilità Facebook”, ovvero il form riempito dagli utenti del social fondato da Mark Zuckerberg non influisce sul copyright, in quanto non può legittimare i terzi che usano l’immagine sul loro profilo a disporre dell’opera.
Pertanto bisogna prestare attenzione ad utilizzare foto prese dai social. Molti credono che l’immagine, una volta online, sia di dominio pubblico ma la realtà è più complessa e i social non sono estranei alla legge sul diritto d’autore (D.Lgs 68 del 2003).
di Davide Carlo Sibilio