SEPARAZIONE: NESSUNA CRISI PER CHI FA L’IDRAULICO
Per i Supremi Giudici la professione di idraulico è un lavoro che non conosce mai crisi (Cass. Civ. Sez. Prima 769/2018)
La sentenza, emessa dai Giudici della Prima Sezione della Corte di Cassazione veniva emessa relativamente ad un caso di separazione tra due coniugi, a seguito del ricorso presentato dall’uomo, idraulico, giovane ed in salute, che era stato condannato nei precedenti gradi di giudizio a corrispondere in favore dell’ex moglie e dei figli minori un assegno di mantenimento.
Nello specifico la Corte d’Appello, valutate le condizioni soggettive del coniuge obbligato, dichiarava la non credibilità della situazione attuale di disoccupazione e delle dichiarazioni dei redditi presentate dall’uomo, affermando come fosse credibile che l’uomo svolgesse attività di lavoro in nero o comunque disponesse di accantonamenti.
I Supremi Giudici, facendo leva sul costante orientamento della Corte, consideravano le dichiarazioni dei redditi aventi una funzione meramente fiscale, sicché nelle controversie estranee al sistema tributario esse non possono avere valore vincolante per il Giudice, che poteva ben fondare il proprio convincimento su altre risultanze probatorie.
E così faceva il Collegio d’Appello, affermando la poca credibilità delle dichiarazioni dei redditi prodotte dall’uomo, che adduceva di essere disoccupato dopo aver chiuso l’attività di idraulico nel 2012, e di vivere grazie al contributo dell’attuale convivente.
Specificamente, riprendendo quanto affermato dai Giudici dell’Appello, i Supremi Giudici concludevano affermando come l’uomo avesse: “una professionalità sempre richiesta, quale quella dell’idraulico, settore che non conosce crisi”.
Insomma, nonostante il periodo di crisi economica del nostro paese, il settore degli idraulici, per i nostri Supremi Giudici non conoscerà mai crisi!
Post del Dott. Stefano Tiberga