MULTE DI VIALE FULVIO TESTI A MILANO: MIGLIAIA DI PLURI-MULTATI. ECCO COME DIFENDERSI
POSSIBILE RICORSO AL GIUDICE DI PACE O AL PREFETTO PER I SANZIONATI
Prosegue lo spinoso caso delle multe di Viale Fulvio testi a Milano. Dalla metà di dicembre 2017 il famigerato autovelox è stato posto proprio laddove il limite muta da 50 km/h a 70 km/h, mietendo plurime vittime. I più tartassati sono i pendolari che quotidianamente si recano sul posto di lavoro. Ci sono anche casi di maxi-sanzionati con 20 o 30 verbali ricevuti.
A questo punto è giusto interrogarsi sulla legittimità dell’installazione del rilevatore elettronico di velocità.
Il ricorso contro le multe può essere presentato alternativamente al Giudice di Pace, entro 30 giorni dalla notifica del verbale, o al prefetto entro 60 giorno sempre dalla notifica del verbale. La differenza principale sta nel fatto che al Giudice di Pace è possibile chiedere la sospensiva della sanzione mentre al prefetto, in caso di rigetto, ci sarà da corrispondere la sanzione “raddoppiata”.
Ma quali i motivi di ricorso:
1- La sanzione amministrativa dovrebbe essere uno strumentò di prevenzione e non di repressione, dovrebbe essere finalizzata ad evitare la reiterazione dell’illecito, e questo potrebbe verificarsi solo con la contestazione immediata, e cioè fermando il trasgressore, facendogli notare l’infrazione e multandolo;
2- L’art. 8 bis della legge 689/81, nei casi di reiterazione delle violazioni, inoltre, prevede che “Le violazioni amministrative successive alla prima non sono valutate ai fini della reiterazione quando sono commesse in tempi ravvicinati e riconducibili ad una programmazione unitaria”.
3- Assenza dei segnali di avviso di presenza di rilevazione elettronica della velocità che, a dire di molti, sono stati aggiunti solo successivamente all’installazione dell’autovelox
4- Eventuale illegittimità della determinazione dirigenziale che ha istituito l’autovelox.
Per info potete contattarci a: info@studioavvocatodonzelli.it
di Davide Carlo Sibilio