MULTA ALL’INSEGNANTE CHE RISPONDE AL CELLULARE IN CLASSE
La Corte d’Appello di Milano riprende un’insegnante che aveva utilizzato il cellulare in classe: si tratta di infrazione disciplinare e di violazione della funzione educativa attribuita dal CCNL (Corte d’Appello di Milano, Sez. Lavoro, Sentenza del 03.04.2019 n. 462)
Rischia la sospensione dall’insegnamento e dalla retribuzione l’insegnante che utilizza il cellulare in classe, durante lo svolgimento delle lezioni. Tale comportamento costituisce infrazione disciplinare e viola anche le norme interne degli Istituti Scolastici, in netta contrapposizione alla funzione educativa attribuita dal CCNL di settore agli insegnanti.
E quanto chiarito la Corte d’Appello di Milano nella recente sentenza n. 462/2019 respingendo l’appello proposto da un’insegnante che aveva tentato di ottenere dal Tribunale l’annullamento della sanzione disciplinare, consistente nella sospensione dal servizio e dalla retribuzione di un giorno, per aver utilizzato il suo cellulare in classe.
Non vi è dubbio, si legge nella sentenza, che l’uso del cellulare durante lo svolgimento delle lezioni scolastiche costituisce infrazione disciplinare anche per il personale docente, avendo, detta condotta implicazioni sul modello educativo, richiamato nelle citate circolari.
Inoltre, l’uso del cellulare in classe da parte dell’insegnante non è conforme e coerente con la funzione educativa attribuita dalla norma di cui all’articolo 26 del CCNL di settore.
Avendo, quindi, trovato conferma la condotta contestata all’appellante ed essendo detta condotta non conforme alle norme interne dell’Ordinamento Scolastico, la Corte d’Appello ha confermato la sanzione disciplinare.
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